
Veggioletta-Piacenza
Un rinnov amento auspicato per un’area
artigianale alla ricerca di un’identità
Lo studio Ponzini nel 2013-2014 si è reso interprete proponente della riqualificazione dell’intera area
Veggioletta. L’intento era quello di risolvere il tema della riqualificazione della periferia attraverso la creazione di spazi aperti pubblici, ma con caratteristiche residenziali per ricucire il tessuto urbano segnato da cicatrici indelebili. è il caso degli assi viari e delle infrastrutture che collegano parti di città attraverso segni invasivi che hanno rovinato il rapporto tra spazio aperto destinato all’agricoltura e il paesaggio urbano, fatto di realtà artigianali e residenziali. Ponzini ha proposto all’amministrazione comunale e alla Soprintendenza ai Beni Architettonici una serie di progetti che chiameremo “programma d’intervento” o “masterplan” che qui presentiamo. Il programma prende in considerazione l’area prospiciente “la bretella” di collegamento tra via Einaudi e la tangenziale di San Nicolò, alla periferia di Piacenza. Il masterplan proposto prende in esame una parte di città che a oggi presenta numerose lacune urbanistiche e architettoniche, specialmente dopo un intervento invasivo come la realizzazione della bretella stradale. L’obbiettivo sarebbe dunque quello di valorizzare le aree che si affacciano sulla tangenziale, attraverso un’attenta progettazione urbana, fatta di micro e macro interventi volti a ricucire la campagna con la città. Il progetto ha preso avvio dal presupposto che l’area era stata vincolata attraverso la tutela indiretta ex art. 45 del d.lgs. n. 42 del 2004, imposto dalla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del l’Emilia-Romagna sui terreni circostanti Villa Serena, con decreto n. 787 dell’8 agosto 2006. Il progetto si propone di riqualificare la zona non in contrasto con i vincoli, ma partendo da un intervento mirato a riequilibrare le opere architettoniche rurali, la villa settecentesca denominata “Villa Serena”, e una realtà non risolta di una delle tante zone artigianali costruite per risolvere i problemi funzionali delle aziende, senza una cura del rapporto con la città e la sua architettura.
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