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An eco sustainable village

reuse of abandonedrural heritage

Un Villaggio Ecosostenibile
in Via Agazzana a Piacenza

Nei miei progetti sono spesso alla ricerca della terranella campagna piacentina dove abito.Carlo Ponzini presenta un progetto che rispecchiatale pensiero. Egli aspirerebbe a creare una piccolacomunità di lavoro e di studio, dove ogni cosa nonfosse in relazione con il mercato immobiliare, madove il progetto di ricerca potrebbe anche scaturirenell’immobiliare, non solo vendere “casette”. Eglivorrebbe evidenziare soprattutto qual è l’idea diquesto progetto, che pone alla base della città sostenibileche da anni rincorre. Ponzini continua sostenendoche il suo fine è costruire nuovi modi divivere, nuovi modi di abitare: “[…] le persone nons’innamorano del progetto che vedono all’interno diun capannone o di un negozio, ma s’innamorano diun’idea di vita che gli viene proposta”.Come potrà essere strutturato il villaggio?“[…] vorrei presentare uno stile di vita che riscoprala natura, il tempo, le stagioni. Un’esistenza, quindi,con più poesia, fatta solo di ciò che serve, evitandol’eccessivo superfluo.”Ponzini precisa che qui la discriminante non è dettatadalla funzione. Siamo cresciuti in un mondo materialista,mentre ora dobbiamo considerare giuntoil momento di riscoprire i valori veri della vita; bisognaavere appunto una visione più poetica che riscoprai rituali, le stagioni, il contatto con l’ambiente. Lanuova idea di vita non è fatta di funzioni, ma di poesia;soltanto dopo essere entrati in questa dimensionevedremo come risolvere i problemi funzionali.In questo modo, assicura l’architetto piacentino, nonsi rischia di regredire, al contrario questo modus vi vendi farebbe progredire verso un mondo migliore.Giustamente lecite le conquiste per rimanere connessicon il mondo sia reale sia virtuale, ma la qualitàdella vita è segnata da altre mete e desideri che cirendono più tranquilli e rilassati: il mangiar sano, ilseguire regole corrette di vita, l’essere felici non devonomai perdere di importanza.Dentro a questa piccola filosofia di vita quotidiana,si può leggere il comparto progettato dallo StudioPonzini; si trova lungo la provinciale che collega Piacenza con Gosselengo e Rivergaro, e si situa alconfine dell’abitato piacentino, in un’area tra la campagnadella Pianura Padana e le ultime costruzionidel quartiere Besurica, in una zona comunque bencollegata e caratterizzata da edificazioni a bassadensità abitativa.L’idea progettuale, al fine di migliorare la qualitàambientale e architettonica dello spazio urbano incui si insedia, è quella di creare un nuovo villaggioresidenziale ecosostenibile, caratterizzato da qualitàfunzionali, sociali, ecologiche e dotato di areeverdi di fruizione ricreativa e di servizio alla cittàcon infrastrutture che favoriscano la mobilità a dimensioneumana.Per ottenere questo, Ponzini propone di classificarel’area indicata come “Area di espansione residenziale”,prevedendo un tessuto a prevalente funzioneabitativa con elevate caratteristiche qualitativo-prestazionali;promuovendo l’adozione di materiali ecologicie tecniche a basso impatto ambientale medianteil principio delle “5R”: rigenerazione urbana,relazione tra i cittadini, rapidità di costruzione, riduzionedi impatto ambientale, riuso del suolo.La proposta residenziale prevede di realizzare a sudun’area con edifici uni-bifamiliari disposti intorno auna corte che ripropone la tipologia rurale delle cascine“a corte aperta” della campagna piacentina;mentre a nord, lungo via Agazzana, si prevede l’insediamentodi altri sei edifici uni-bifamiliari. Un’ulteriorepossibilità potrebbe essere quella di sostituirequalcuna delle realizzazioni nella zona nord con unaresidenza assistita protetta per anziani.Tutti gli edifici del comparto saranno inseriti in uncontesto verde con spazi attrezzati per il gioco e iltempo libero, luoghi di incontro e di socializzazionefruibili e accessibili ai bambini, ai disabili e allepersone anziane. Inoltre, verso nord e il centro città,verrà inserita una fascia di verde con spazi attrezzatiper lo sport e per la sosta, con percorsi ciclabili epedonali, che diverrà elemento di connessione.Nel progetto di Ponzini, le scelte dei materiali edelle nuove tecnologie terranno conto del contestoambientale, per creare un comparto edilizio capacedi mettere in relazione i caratteri costitutivi ruralidella campagna piacentina con le moderne tecnichecostruttive. La risistemazione del paesaggioprevederà un percorso ciclopedonale parallelo allastrada Agazzana, in grado di collegare il nuovo insediamento,e gli edifici preesistenti, con quello dellaBesurica.In tal modo, oltre a potenziare il sistema infrastrutturaledella zona, favorendo la mobilità dolce, si risolverebbeil problema della sicurezza dovuto all’intensotraffico della via Agazzana, che ora impedisceagli abitanti degli insediamenti esistenti di raggiungerela città usufruendo di percorsi protetti.

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