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banca di piacenza a milano
sede di porta vittoria

Milan

Nel centro di Milano, in Corso di Porta Vittoria, di fronte alla Biblioteca Sormani e nelle vicinanze del
Duomo, Carlo Ponzini ha progettato la ristrutturazione di una filiale bancaria su due livelli, oltre al piano interrato, per la nuova sede milanese della Banca di Piacenza.
Esito di un concorso a inviti, il progetto rilancia il concetto di filiale bancaria come un ambiente aperto e accogliente, dominato da toni di colore chiaro e da trasparenze. Nella fase del concorso di idee, Carlo Ponzini ha rielaborato l’immagine e la grafica della filiale, con un'estensione del logo che prevede una parte inferiore suddivisa in triangoli, a comunicare dinamicità, tridimensionalità e un’ideale espansione territoriale della Banca. Al logo viene aggiunta la lettera “M”, riferimento alla
città di Milano.
La texture a triangoli è stata ideata per le immagini pubblicitarie, loghi e vetrine e sintetizza la volontà dell’espansione della Banca nel territorio, creando nuove relazioni. Per la filiale è stata inoltre pensata la realizzazione di eventuali loghi luminosi blu per il simblo stilizzato della Banca.
Ritornando al progetto architettonico, l’ingresso è stato rivisto, arretrando il serramento in modo da
creare un’ampia vetrina tramite la quale si accede all’area self-service, con bancomat incorniciati da
portali in lamiera e retroilluminati con luce soffusa. Il progetto è inteso alla realizzazione del concept
“amica banca”, con la creazione di una vera e propria agorà che si caratterizza per una totale libertà di movimento, per funzionalità degli spazi, a disposizione del cliente, con differenti livelli di privacy.
Scenografica è la vista del mirador, un passaggio sopraelevato che evidenzia i livelli del piano terra,
delimitato da una parete vetrata a tutt’altezza, ad accentuare l’immagine della trasparenza e della verticalità alla base del progetto.
La pavimentazione è in materiale vinilico di colore chiaro a effetto della pietra e del legno, con inserti a disegno del progettista; il disegno stesso viene ripreso, alternando i materiali, nelle finiture a parete della zona uffici e area self-service. Le pareti sono impreziosite da una particolare finitura
decorativa che si ritrova negli ambienti di rappresentanza dell’agenzia. Di particolare effetto è l’illuminazione di tutti gli spazi, studiata sulla base della funzionalità e dell’aspetto scenografico: sono stati previsti tagli di luce a led verticali nei corridoi con una disposizione irregolare, luci realizzate nel telaio del vetro, lampade a sospensione e strisce led nelle velette dei controsoffitti. Le proposte sviluppate per la definizione dell’immagine sono:
- La Banca caratterizzata da una “emme”, che riecheggia uno stile milanese basato sul fashion e sul
design atto ad affascinare ed emozionare.
- La Banca caratterizzata dalla parola “slim”, che punta tutto sull’immagine, utilizzando materiali e finiture industriali; e ancora, sulla dinamica delle forme nella richiesta di lanciare una proposta finanziaria e l’intenzione di creare un ambiente estremamente confortevole e familiare.
- La “home” rivolta ai giovani, ma anche a chi vuole ingegnerizzare un prodotto facilmente ripetibile e in contrasto con il modo tradizionale di fare banca.
Nella soluzione “emme” vi sono piani alternati con diverse finiture, con colori caldi e accoglienti. Nel
percorso distributivo lungo l’asse delle consulenze la luce è concentrata mentre negli altri casi è distribuita e accogliente.
Nella soluzione “slim” il controsoffitto è studiato sull’esperienza maturata per spazi teatrali, arene,
sale polifunzionali, ovvero sull’onda sonora, che viene non solo assorbita, ma infranta; i triangoli qui si incontrano sia su binari paralleli sia sulla forma del triangolo inclinato e intrappolano l’onda sonora rompendola. Nella soluzione “home” tutto è domestico, anche gli spazi di consulenza sono riservati; qui i soffitti delle cosiddette “case” sono in cartongesso microforato ad alto assorbimento acustico.
Le proposte progettuali dello Studio Ponzini trovano riscontro in fili conduttori comuni, in particolare le tinte sono equilibrate da tocchi di colore che richiamano la natura (tinte canapa, fango, corda), secondo una tendenza ecologica, che vuol contraddistinguere queste soluzioni progettuali.

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